sabato 5 aprile 2025

IL CORAGGIO DI ESSERE CONSAPEVOLI. LA VIA DEL FUOCO

Il percorso verso la consapevolezza e il lavoro interiore accompagnano da sempre la mia quotidianità offrendomi insegnamenti importanti e spronandomi alla trasformazione del vissuto. 
"Il coraggio di ascoltarsi. Guardare alle cose cambiando prospettiva", edito da Edizioni Mediterranee nel 2014, è nato dalla scelta di condividere quanto avevo imparato, così come "Il Ritmo del Corpo. Muoversi con consapevolezza" uscito nel 2016 sempre con Edizioni Mediterranee. A distanza di una decina d'anni e a seguito dell'ennesimo passaggio evolutivo, ha preso vita "Il coraggio di essere consapevoli. La via del fuoco" che uscirà in libreria il 30 aprile 2025 edito da Om Edizioni.
La sincronicità di eventi che hanno portato alla pubblicazione di quest'ultimo volume specchia in modo fedele quanto avvenne con "Il Coraggio di ascoltarsi", tanto che mi piace pensarlo come un seme caduto dal cielo pronto a germogliare. 
Terrò la prima presentazione alla Fiera Primaverile del Libro di Cremona il 10 maggio: ritrovare i lettori e dialogare con loro condividendo esperienze e riflessioni è per me fonte di grande gioia. Una gioia che, in attesa di questa nuova avventura, nutro nel cuore con gratitudine.

È possibile ordinare il volume dal sito di Om Edizioni:







martedì 4 febbraio 2025

DESTINAZIONE SPERANZA

Ho terminato la lettura di "Destinazione speranza" di Vito Mancuso in questi giorni e una riflessione in particolare ha catturato la mia attenzione.
L'autore si è chiesto come comprendere di essere alla presenza di un essere umano veramente libero in un mondo di follower. La sua risposta è che un essere umano veramente libero presenta le seguenti tre proprietà: consapevolezza, creatività e responsabilità.
Consapevolezza come coscienza del proprio spazio nel mondo.
Creatività come espressione di pensiero unica.
Responsabilità come risposta alla realtà secondo la logica dell'armonia relazionale.
Voi che ne pensate?


domenica 12 gennaio 2025

ESSERE DONNA

Essere donna, esserlo nella propria natura più intima, libera da costrizioni, non è mai stato semplice.
L’affidarsi al ruolo riconosciuto dalla cultura ha permesso alle donne di trovare un loro spazio nella società, ma le ha portate a dimenticare le loro potenzialità per confinarle entro i limiti precisi della pacifica convivenza. La riscoperta del femminile attraversa inevitabilmente momenti di smarrimento, confusione, dolore.
Chi sono io, donna, al di là del ruolo che ricopro di madre, moglie, compagna, amante?
Chi sono io, donna, se mi libero dall’ombra del maschile?
Chi sono io, donna se permetto alla mia essenza di splendere?
Non lo so. Per saperlo devo scavare in me stessa, spogliandomi dei veli che il tempo ha cucito su di me. Questo lavoro mi spaventa: alimenta la mia paura di lasciar andare quanto conosco per ritrovarmi di fronte a un vuoto di contenuti che mi fagocita. Non riesco ancora a vedere oltre quel vuoto: lo osservo e mi atterrisce. So che devo saltarvi dentro e sperimentarlo: ci vuole molto coraggio e non so se sono pronta a farlo. Il cuore mi spinge a guardare, ma la mente mi trattiene ancorata al filo invisibile che mi incatena alla realtà che mi definisce.
Percepisco la spinta alla trasformazione e con essa la mia solitudine.
Vorrei che l’essere donna non fosse così gravoso, vorrei compagne e sorelle con le quali affrontare il mio percorso di riscoperta, vorrei…
Cammin facendo, incontrerò gli sguardi di molte donne: in alcuni specchierò la mia gioia, in altri il mio dolore, in alcuni percepirò giudizio e in altri empatia e compassione. Non sempre avrò voglia di continuare a indagare e allora mi fermerò in attesa, mantenendo saldo il contatto con il cuore. Il suo battito mi guiderà verso nuovi orizzonti: vedrò albe e tramonti nell’instancabile viaggio verso il centro di me stessa.



Foto Donatella Coda Zabetta - Piancavallo (VB)