Dalla finestra dello studio vedo un grande e imponente cedro. Fino all'anno scorso si ergeva altissimo con la punta a toccare il cielo. Poi una tromba d'aria particolarmente violenta lo ha letteralmente spezzato in due. Le profonde e salde radici hanno fatto sì che non venisse sradicato.
Per mesi, osservandolo, ho provato una grande tristezza. Ad un certo punto ho smesso di focalizzare l'attenzione sulla mancanza e l'ho guardato nella sua presenza.
Di colpo ho notato i grandi rami abbracciare il cielo, ho percepito la forza delle radici e la maestosità inalterata del grande cedro sussurrarmi:
"Sii senza testa e abbraccia il cielo".
È stato naturale fare un parallelismo con la mia attuale attività con I Bambini delle Fate.
"Apri le braccia" mi sono detta "senza pensieri, aspettative, preoccupazioni e sii pronta ad accogliere quello che c'è, mantenendo salde le tue radici."
La natura è sempre una meravigliosa insegnante di vita.
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