Osho ha scritto una frase molto significativa:
"L'illuminazione accade quando accade: non la puoi pretendere, non la puoi ordinare, non puoi farla accadere tu. Certo, puoi fare molto perché accada, ma qualunque cosa farai non funzionerà come una causa. (....) Affinché possa accadere ti devi dissolvere."
Osho, The Secret of Secrets, vol. II
Oggi ho meditato, dopo aver letto questa riflessione, facendo spazio in me. L'immagine che improvvisamente si è presentata è stata quella di un formicaio. L'ho accolta e ho osservato la vita frenetica delle formiche che si manifestava davanti ai miei occhi. Gli infiniti percorsi, gli ostacoli, le interazioni, i pericoli, le nascite e le morti. E in quell'infinitamente piccolo tutto mi è sembrato relativo ed effimero.
Ne è seguita l'intuizione della vita come scuola esperienziale. L'immagine di tante scuole ed esperienze differenti a definire i percorsi. E la consapevolezza che quando una scuola è terminata o non è più funzionale, è naturale cambiarne i presupposti attraverso un percorso di morte e rinascita. Con distacco ho osservato la stessa relatività del formicaio in forma umana.
La vita continua, ma non è più mia o tua. E' semplicemente un'energia d'amore che ci attraversa e ci alimenta fino a quando il nostro percorso giunge a compimento.
In questo momento storico così delicato in grado di porci di fronte alla nostra fragile umanità senza mezzi termini, l'ordine delle cose mi ha donato serenità alleggerendo i pensieri di attaccamento e controllo per nutrire la mia capacità di accettazione.
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