domenica 27 settembre 2020

RISPETTARE IL SENTIRE

 Quante volte siamo tristi e reprimiamo la tristezza?
Quante volte siamo arrabbiati e tratteniamo la rabbia?
Quante volte siamo stanchi e non ci permettiamo di riposare?
Quante volte non stiamo bene e facciamo finta di niente?
Quante volte vorremmo isolarci e non abbiamo il coraggio di farlo?
Quante volte vorremmo sottrarci a incombenze che non abbiamo scelto 
e le portiamo avanti comunque?
Quante volte vorremmo dire no e ci esce un sì?
E perchè questo avviene?

Spesso non sappiamo neanche più ritrovare il punto di inizio di queste dinamiche. Forse perchè risale all'infanzia e allora non avevamo scelta. Poi è diventata un'abitudine e poco per volta abbiamo perso per strada il nostro sentire. Per poterlo fare ci siamo staccati dal corpo e dalle sue esigenze e abbiamo compensato frustrazioni e disagi con le migliori giustificazioni mentali che eravamo in grado di architettare. Ci siamo adeguati a un'immagine e facciamo il possibile per tutelarla in quanto quell'immagine rappresenta il nostro spazio nel mondo. 
E' innegabile il fatto che viviamo in una realtà fatta di immagini. Immagini costruttive e immagini distruttive, ma pur sempre immagini. Siamo arrivati a questo punto con graduale e crescente inconsapevolezza. La mancanza di rispetto che si respira in ogni ambito affonda le sue radici proprio in questa mancanza di rispetto verso noi stessi.
Tornare a rispettare il sentire richiede forza di volontà, sacrifici e apertura di cuore e non è un percorso agevole in quanto si fonda sulla distruzione della nostra immagine. E senza l'immagine che ci siamo incollati addosso ci sentiamo nudi e vulnerabili. E poi potremmo anche realizzare che la vita che stiamo vivendo non ci corrisponde. Ma questo è un altro discorso.
#Leilaunastoriacometante #Ilcoraggiodiascoltarsi







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