Osservo l'orizzonte in silenzio.
Il mare in tempesta agita le acque.
Difficile orientarsi.
Il cielo coperto dalle nubi oscura lo sguardo.
L'immobilità è l'unica risposta ai venti contrari.
Un'immobilità attonita, stanca, disillusa.
E' tempo di muoversi e non so dove andare.
Le vie si arrotolano su se stesse.
Cerco la Luna
e trovo Marte.
Depongo l'armatura a terra
e trattengo la spada
per osservare sulla sua lama
il fuoco riflesso della mia interiorità.
Nello specchio d'acciaio brilla più di una fiamma
in un incendio scomposto
dai mille colori.
Inseguo l'arcobaleno.
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