Mi trattengo in un buco confortevole: il passato.
Come può un buco essere confortevole? In effetti, appena mi ci trovo dentro non lo è affatto, ma lo diventa con il tempo, quando mi ci accoccolo per forza di cose e mi abituo a stare tutto raggomitolato su me stesso. Con il passare degli anni non ricordo neanche più la gioia della distensione e dell'apertura e avendo dimenticato quella percezione non tendo a ricercarla.
Ciò che si conosce bene ci fa sentire al sicuro, soprattutto quando non proviamo più lo stimolo ad esplorare altre prospettive.
Quando ci si trova in un buco, alzare lo sguardo richiede uno sforzo di volontà consapevole e non sempre si ha l'energia, la determinazione e la costanza per compierlo giorno dopo giorno.
Mi trattengo in un buco confortevole: il passato.
E il mio presente non cambia mai.
Tutto si ripete arrotolandosi in quel buco
dove mi sono abituato a stare comodo.
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