domenica 17 giugno 2018

LE DIFFICOLTA'

Oggi mi hanno fatto presente che spesso ripeto una frase durante i miei dialoghi:

NON ESISTONO DIFFICOLTA' CHE NON SIAMO IN GRADO DI SUPERARE

E mi sono resa conto dell'imperfezione insita nei termini uilizzati. Quel "superare", in particolare.
Continuo a pensare che le difficoltà siano sempre commisurate alle nostre forze, ma non necessariamente debbano essere "superate", intendendo con questo verbo "risolte".
Vi sono difficoltà che non possiamo risolvere, ma che abbiamo la forza di accogliere. 
Vi sono difficoltà che possono condizionare pesantemente la nostra vita fintanto che cercheremo di fare finta che non esistano o le rifiuteremo. Vi sono difficoltà che fanno parte di noi, del nostro modo d'essere.
Potremo inseguire un ideale di perfezione e perderci nella sua forsennata ricerca, ma in questo modo passeremo la vita a indossare maschere e a rivestire ruoli che non faranno che appensantire la nostra quotidianità.  Oppure potremo accettare questo tipo di difficoltà e imparare a conviverci con serenità senza forzare i limiti insiti in noi. 
A determinare il nostro approccio sarà il peso del giudizio, del nostro giudizio. 
La non accettazione della propria unicità si esaspera nel confronto e si combatte con la corsa verso una perfezione illusoria che ci distanzi meno da ciò che ci circonda. 
Non ci sfiora nemmeno l'idea che quella distanza, dettata dall'unicità, abbia un significato più profondo e sia intimamente collegata a ciò che ci circonda attraverso fili invisibili che la nostra consapevolezza non ci permette di cogliere. 
Per questo dobbiamo provare a percorrere ogni via per arrivare alla comprensione di quale sia la migliore per noi e questo passaggio richede tempo e maturazione interiore.
L'accettazione di noi stessi non ci renderà immuni da attimi di tristezza, ma ci donerà la consapevolezza di essere liberi. Le cadute umorali del confronto, a cui la società ci ha abituati perdendo di vista la ricchezza dell'unicità, diverranno così nuvole di passaggio in un cielo terso.



Foto di Donatella Coda Zabetta

Nessun commento:

Posta un commento