Spesso cerchiamo di soddisfare il nostro bisogno di affermazione con un'azione precisa che si dispiega nella materialità (accettando un posto di lavoro più prestigioso, acquistando un immobile, inserendoci in un contesto politico...): cerchiamo in questo modo di dimostrare a noi stessi che esistiamo e che abbiamo un valore e un posto ben preciso nel mondo.
Spesso accade allo stesso tempo che la realtà si dispieghi ai nostri occhi come una corsa ad ostacoli che affrontiamo imperterriti con la convinzione di poter soddisfare quel bisogno che sentiamo prudere imperiosamente dentro di noi. Se fossimo oggettivi, molleremmo il tiro e accoglieremmo i dubbi emergenti di fronte agli ostacoli come segnali importanti ad indicarci che la via non è quella. Purtroppo in questa situazione abbiamo un atteggiamento altamente soggettivo essendo talmente offuscati dal bisogno di affermarci e di rivendicare il nostro potere e posto nel mondo, da perderci nelle sue ombre. Siamo certi che la soddisfazione materiale del bisogno sia fisiologicamente necessaria al nostro benessere.
Spesso accade allo stesso tempo che la realtà si dispieghi ai nostri occhi come una corsa ad ostacoli che affrontiamo imperterriti con la convinzione di poter soddisfare quel bisogno che sentiamo prudere imperiosamente dentro di noi. Se fossimo oggettivi, molleremmo il tiro e accoglieremmo i dubbi emergenti di fronte agli ostacoli come segnali importanti ad indicarci che la via non è quella. Purtroppo in questa situazione abbiamo un atteggiamento altamente soggettivo essendo talmente offuscati dal bisogno di affermarci e di rivendicare il nostro potere e posto nel mondo, da perderci nelle sue ombre. Siamo certi che la soddisfazione materiale del bisogno sia fisiologicamente necessaria al nostro benessere.
Il protrarsi della nostra corsa ad ostacoli sarà, quindi, direttamente proporzionale alla nostra ostinazione e il momento della resa sarà dettato dall'esaurimento delle nostre energie.
La resa sarà come sempre fonte di risveglio.
La comprensione che l'azione non è necessaria all'essere sarà il passaggio successivo.
Il bisogno di affermazione è già soddisfatto nel momento stesso in cui io sono.
Gli ostacoli incontrati nella materialità per soddisfare questo bisogno sono la manifestazione delle nostre resistenze ad accettare la libertà dell'essere.
Il raggiungimento del nostro obiettivo materiale risolve, infatti, solo temporanemante il bisogno del nostro ego e un nuovo bisogno prenderà vita nel breve termine coinvolgendoci in un'eterna corsa ad ostacoli che abbiamo l'ardire di chiamare vita.
Il bisogno sotteso all'ego ha radici ben più profonde ed è soddisfatto dalla consapevolezza che nulla deve essere raggiunto perchè già è.
Oggi forse mi sono ingarbugliata: portate pazienza e che sia un buon giorno nella comprensione di se stessi.
La libertà dell’essere....è un concetto stupendo ma come disse qualcuno l’uomo delle volte si mette egli stesso delle catene...condivido il tuo pensiero. Devo dire che la gravidanza aiuta a far chiarezza su molti aspetti e a concentrarsi sulle vere cose importanti...almeno io mi sto sentendo così in questo periodo.
RispondiEliminaGrazie Francesca! Ogni trasformazione porta sempre con sè nuove consapevolezze e ci aiuta a crescere e a comprenderci più in profondità. In fondo la libertà dell'essere è la libertà di essere se stessi, vivendo con coerenza sentimento azione e pensiero! Grazie di cuore per la tua condivisione!
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