Vi è mai capitato di avere l'impressione di girare in tondo e veder scorrere i giorni con la sensazione di non esservi mai mossi?
In realtà ci si muove parecchio, recitando e osservando film mentali a manetta. A volte, ci si rende pure conto di essere finiti in un loop cerebrale, ma non si ha la forza di uscirne.
Questo accade perchè l'attenzione è sempre diretta orizzontalmente, come se fossimo all'interno della corteccia del nostro albero e ne seguissimo ossessivamente gli anelli, perdendo di vista radici e rami.
Quando si inizia a vorticare in tondo si perde la cognizione di spazio e tempo, immersi come si è nella maratona circolare: e più si tondeggia e più si scava il tunnel dove a poco a poco ci si ritrova confinati. Fermarsi e realizzare quanto accade è sempre molto faticoso per il senso di frustrazione e smarrimento che ne deriva, ma non bisogna arrendersi alle emozioni. Un'azione consapevole tesa ad aumentare il livello vibrazionale, per riportare i piedi ben piantati a terra e sollevare lo sguardo verso il cielo, è lo stretto passaggio alla fine del tunnel. La mente farà il possibile per non perdere potere e gli anelli del fusto del nostro albero ci sembreranno calamite molto attraenti: come ogni miraggio che si rispetti non faranno che spostare la nostra attenzione ad oltranza, supportando l'illusione che sia possibile arrivare da qualche parte.
Ma come si finisce in un loop cerebrale? Perchè si fissa il focus orizzontalmente in modo ossessivo?
Perchè si è arrivati ad un punto di svolta del percorso e la paura è tanta.
Paura di ascoltare, osservare, sentire le radici bruciare nel fuoco del ricordo e, allo stesso tempo, paura di guardare il cielo e realizzare che la libertà è alla nostra portata.
Con la paura che ci schiaccia verticalmente finiamo, quindi, per allargarci in una serie infinita di anelli concentrici finchè ci accorgiamo di essere diventati delle frittelle noiose e autoinstallanti. Disgregare lo schema significa fare i conti con la paura e, per questa ragione, il giro tondo si trasforma in un' alternativa molto più desiderabile.
Ad un certo punto, però, ci si rende conto che non si può fuggire per sempre e l'illusione del fare si incenerisce senza pietà ai nostri piedi.
Oh, le radici! Coperte di cenere. Ma ci sono ancora là sotto? Ebbene sì, sotto i cumuli delle nostre illusioni continuano a portare infinita pazienza e a tenerci in vita, osservando, con grande compassione, la frenesia con la quale circoliamo imperterriti.
Ogni passaggio ha bisogno di un proprio tempo di maturazione per permetterci di vedere l'ombra e trasformarne l'energia in cambiamento.
Per chi gira, per chi si è fermato, per chi sta osservando le radici, per chi ha volto lo sguardo al cielo...
che la fiducia sia con voi! Buongiorno!
Non sai quanto bisogno ho in questo momento di fortuna e anche di coraggio, perché qualcosa, prima o poi, vorrei che cambiasse!!
RispondiEliminaNon dimenticare mai che hai il potere di cambiare le cose. A volte ci ferma la paura di perdere qualcosa a cui teniamo o la paura di dover affrontare dei sacrifici troppo faticosi: non focalizzarti sulla mancanza, ma sulle tante possibilità che il cambiamento porta con sè. Poi prendi coraggio e con fiducia apri le ali. Un abbraccio
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