Grande Mama,
in silenzio te ne sei andata.
Eri stanca e vecchia,
sempre in disparte,
ma ogni mattina venivi ad accogliermi.
Avevo un debole per te
lo sentivi
grande Mama.
Quante cose ho imparato da te negli anni.
Eri giovane e sfacciata,
la prima a mangiare
scacciando gli altri:
stabilivi le regole del branco
e insegnavi il rispetto,
per se stessi, innanzi tutto.
Quanti caprettini hai allevato!
Il tuo amore era un porto sicuro
anche per i piccoli rifiutati dalla mamma.
Quando aprivo il recinto
come un fulmine scappavi in giardino a brucare
e appena voltavo lo sguardo
miravi alle gemme, alle foglioline più tenere, ai fiori.
Sapevi cogliere l'attimo e la bellezza.
I cani non ti intimorivano e neanche gli asini,
avevi il tuo posto ed eri pronta a difenderlo.
Il peso degli anni
non ti ha tolto dignità
e fino all'ultimo hai amato
e accolto il naturale fluire delle cose.
Mi mancherai Grande Mama
la mattina quando verrò per il fieno.
Ti porterò per sempre nel cuore.
Con gratitudine.
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