Chi crede ancora a questa frase? Quante volte ci siamo trovati in presenza di persone che restano impassibili di fronte a eventi che a noi avrebbero sgangherato i bioritmi? E quante volte ci siamo chiesti "Ma come diavolo fanno?" provando empaticamente a vestire i loro panni?
Avete presente quel silenzio assenso che precede il "va sempre tutto bene e che problema c'è?" e che a noi, poveri mortali vittime del sentire, ha generato pippe a raffica inducendoci a rimetterci in discussione più e più volte?
Oggi vi passo la formuletta magica. Queste persone hanno firmato un piano d'accumulo integrato decennale. Lo scivolamento addosso, infatti, non avviene all'esterno come una bella lavata di pioggia, ma all'interno.
Il piano d'accumulo si dispiega gradatamente fino a riempire ogni spazio e orifizio del corpo, alzando la pressione a cui è sottoposto l'organismo e generando alla distanza molteplici disagi.
Ricordate i famosi ghiaccioli di cui parlo spesso? Gli iceberg totali?
Bene, sappiate che vi è una falla nel loro sistema: si tratta del fuoco che si trova all'interno del loro igloo. Quello stesso fuoco che, se bene amministrato, elargisce energia vitale equilibrata giorno per giorno.
Il piano d'accumulo decennale non tiene conto di questa variabile e continua a gettare legna su quel fuoco, giorno dopo giorno. Sciogliere un iceberg non è opera semplice, per cui quel fuoco, reso sempre più vivace, non potrà che bruciare l'ossigeno a disposizione rendendo l'ambiente interno tossico.
Le possibilità a questo punto sono due: il fuoco si spegne o ha la forza di creare un'implosione.
A quel punto si salvi chi può.
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