Nel percorso verso la consapevolezza può capitare di dover affrontare passaggi che coinvolgono la fisicità in modo consistente, con stati di malattia o dolori.
L'ho compreso dopo aver verificato che il mio lavoro di anni su certe dinamiche si risolveva completamente solo a seguito di un disagio fisico guarito. I sintomi comparivano improvvisamente verso la fine del passaggio, acuti e debilitanti, per risolversi in modo altrettanto veloce con la comprensione del messaggio ad essi legato. A volte è stato necessario un vero e proprio percorso nel dolore per venirne fuori, ma è sempre la risoluzione del disagio e il ritorno ad uno stato di benessere a decretare il completamento del passaggio (la frattura del polso sinistro dello scorso anno, ad esempio, con tutta la serie di complicazioni mediche ad essa collegate, mi ha svelato un mondo e ha aperto le porte ad un lavoro introspettivo di grande profondità).
Il corpo specchia sempre con grande precisione la nostra interiorità e il suo dolore ne manifesta i nodi irrisolti o risolti "solo mentalmente".
A volte può capitare di essere convinti di aver elaborato a sufficienza una propria paura e debolezza, avendo lasciato andare il dolore o le dinamiche ad essa collegate, quando improvvisamente il corpo esplode con un segnale forte e chiaro a ribaltare il sentire. Passato lo shock iniziale del dover ricominciare da capo a lavorare sulla stessa dinamica, sarà proprio lo stato di armonia ritrovata a decretare il completamento del passaggio.
Nel persistere della malattia sono insite le nostre resistenze, proprio quelle con cui dobbiamo fare i conti per andare oltre. Resistenze spesso associate ad attaccamenti e schemi mentali che fatichiamo a lasciar andare. E con il corpo le giustificazioni mentali non funzionano affatto. Possiamo raccontarcela finchè vogliamo, ma solo quando la nostra scelta avrà radici profonde, il corpo ritroverà la sua armonia.
Anche dal punto di vista energetico è comprensibile uno stato di sfinimento fisico temporaneo: per aumentare il proprio livello di consapevolezza è infatti necessario un apporto addizionale di energia che attinge a tutte le risorse individuali (incluse quelle fisiche) per manifestarsi.
Il corpo è sempre un prezioso alleato nell'aiutarci a far chiarezza, in quanto punta i riflettori su fattori che magari non avevamo considerato per cambiare la nostra prospettiva di osservazione e, conseguentemente, il nostro livello di consapevolezza.
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