Estratto da L'uomo superiore di Bennet:
"Dobbiamo capire come è possibile che tutti noi possiamo rendere servizio. Il mondo dello spirito, ..., ha in sè molte regioni diverse. Se riusciamo a liberarci dallo stato di sogno e cessare di essere ossessionati dalle cose, potremo entrare in una modalità di esistenza immensamente più libera. Le esprienze appartenenti alle sfere superiori del mondo dello spirito non servono solo alla soddisfazione individuale; servono a uno scopo. I loro diversi livelli sono necessari per l'armonia del cosmo.
Non è necessario compiere tutto il cammino. Chi non compie tutto il cammino riceve tutto ciò che è possibile per lui, e non gli è tolto nulla. Alcune persone che conosco hanno avuto una intuizione di ciò, essa è molto importante e reale. Nessuna opera, nessuna impresa va sprecata. Non è una situazione nella quale non vi siano vie di mezzo; non c'è salvezza assoluta nè dannazione assoluta, nè alcunchè che lontanamente gli assomigli."
"Non è necessario compiere tutto il cammino. Chi non compie tutto il cammino riceve tutto ciò che è possibile per lui, e non gli è tolto nulla. " scrive Bennet. Meravigliosa intuizione. Mi è capitato spesso di provare tristezza osservando le debolezze umane e il loro sovrastare la capacità individuale a trasformarle. Bennet focalizza l'attenzione sul fatto che il vero percorso è la propria realizzazione e non esiste alcun tipo di gerarchia a limitarlo. Ciascuno di noi ha la propria perfezione. Scrive ancora Bennet: "La perfezione è perfezione; non vi è nulla al di là di essa. Chiunque abbia raggiunto ciò a cui è destinato ha raggiunto la propria perfezione, e niente altro ha alcun significato. L'opera nella quale speriamo di entrare è quella di portarci alla nostra perfezione."
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