Spesso mi sono chiesta l'utilità di mettersi in gioco in una realtà che valorizza l'esteriorità prima dei contenuti. Nicole Orlando sabato sera mi ha risposto.
Nicole è la figlia ventiduenne di un'amica, biellese come me: è una campionessa paralimpica che ha al suo attivo ben 5 medaglie, 4 ori e 1 argento, vinte ai Mondiali per atleti con sindrome di Down in Sudafrica nel 2015. Nicole ha scelto di mettersi in gioco totalmente partecipando al programma "Ballando con le stelle".
Non potevo non seguirla e tifare per lei con tutto il cuore.
Sabato è passata in semifinale e se lo merita pienamente. La sua grande forza di volontà, l'impegno e il suo guardare alla vita con il sorriso sono stati i preziosi strumenti di una grande trasformazione che l'ha portata a manifestare il suo femminile e la sua grande versatilità nell'accettare le sfide della vita facendone tesoro (già avevo scritto di lei nel blog tempo fa ... IL FEMMINILE ).
Allego il link del suo tango di sabato, affinchè acquisiscano significato gli spunti di riflessione che voglio proporre:
Chi ha avuto occasione di seguirne il percorso danzante, non può che osservarne con meraviglia il cambiamento dalle prime puntate.
Dopo un'esibizione "da 10", la giuria "giudica" l'abito, invece di valorizzarne il talento artistico e l'immenso lavoro svolto per arrivare ad un tale risultato (non commento le altre parole della giuria, non lo meritano).
Nicole a questa osservazione risponde con la sua naturale semplicità: "Io sono me stessa. Punto. Io sono venuta qui per imparare e ballare, con tutti gli altri cast. Io sono venuta qui per far vedere chi sono e voglio essere una donna femminile" e ci offre una grande lezione di vita.
Il femminile è una ricchezza interiore e non deriva certo da un paio di tacchi alti e da un abito all'ultima moda.
Stefano è al suo fianco e la difende a spada tratta focalizzando il valore della performance al di là dell'abito. La loro crescita insieme è tangibile.
Un urlo roboante (quello di Nicole e Stefano) che si spegne con un cambio di discorso.
Come spesso capita, quando si puntano i riflettori sulla superficialità: qualcosa di più importante sopravviene e lo spettacolo deve continuare.
Proust ci ricorda che "Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi" e non dobbiamo mai dimenticarlo.
Lo sguardo di Nicole ci insegna a guardare in profondità: sono occhi che sorridono alla vita, che sanno coglierne la spontaneità, la bellezza, la gioia e trasformarne le difficoltà in opportunità di crescita.
Grazie Nicole, con le tue parole hai svelato i miei dubbi.
Mettersi in gioco in una realtà che valorizza l'esteriorità prima dei contenuti è una grande sfida con noi stessi.
Ho sempre valutato l'utilità nel farlo, senza comprendere che in questo modo disperdevo la mia energia all'esterno, perdendomi nel limbo delle aspettative e del risultato.
Lottare per qualcosa in cui si crede, mettendocela tutta con impegno e passione, soprattutto quando le difficoltà non mancano, è il naturale percorso per riscoprire se stessi.
Il tuo esempio toccherà i Cuori e la tua femminilità donerà loro fiducia, calore, dolcezza e comprensione.
Quello che per te è così naturale, essere te stessa e cogliere la bellezza in ciò che ti circonda, per noi è così difficile ... grazie per averci offerto la possibilità di guardare alle cose attraverso i tuoi occhi.
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