In questo periodo percepisco una grande immobilità energetica.
La perdita di equilibrio e di punti di riferimento generata dalla profonda instabilità che ci coinvolge (in ambito politico, economico e sociale), ha favorito l'emersione delle paure e debolezze individuali, creando dei veri e propri iceberg vaganti.
Le paure e le debolezze riposte in cantina e ignorate in una situazione di "apparente" sicurezza materiale, sono tornate alla ribalta come mine inesplose. L'ignorarle e il fuggirle non è più possibile, allora ci si trasforma in blocchi di ghiaccio immobilizzati dall'incapacità a sgrovigliare la matassa di tanti problemi tutti insieme. Rabbia, frustrazione ed aggressività caratterizzano le azioni degli iceberg.
Occorre muoversi con circospezione in quanto la massa emersa dell'iceberg è ben poca cosa rispetto alla massa sommersa e il pericolo di restare incagliati è grande. Se si splende di Luce propria si rischia anche di venir utilizzati come fonti di energia alternativa ad uso continuo.
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