Mi piace osservare le persone. Ascoltarle. Sentirle.
In questo periodo si possono incontrare tantissimi tipi di persone, ma ad accomunare la maggior parte di loro è la gabbia dorata in cui sono addormentate. Una prigione fatta di insicurezze, paure ed emozioni, che lascia trapelare solo le loro debolezze.
C'è il tipo arrabbiato perenne che urla e sbraita per un nonnulla, c'è il tipo vittima delle angherie del mondo intero, c'è il tipo "sto così male" che ti snocciola con facilità un elenco di malanni da far invidia ai reparti di un ospedale, c'è il tipo "so tutto io" che ti insegna a vivere, c'è il tipo depresso che appena lo incontri rabbuia il sole, c'è il tipo "fulminato" che elargisce agli altri pillole di saggezza e ha mille problemi lui stesso, c'è il tipo di "potere" che deve mostrarsi sempre migliore e più dotato di tutti gli altri così come c'è il tipo "non valgo nulla, fai di me quello che vuoi perchè non credo in me stesso", c'è il tipo "aspettativa" alla continua ricerca di risposte ... da chi gli capita a tiro, c'è il tipo sognatore che ha fatto dell'illusione la sua realtà e guai a toccargliela, c'è il tipo "manipolatore" che se posso guadagnare qualcosa dalla tua debolezza non ci penso due volte, c'è il tipo "lavoratore indefesso" che non sa staccare e pensare ad altro che al lavoro e c'è il tipo "disinstallato" che il collegamento l'ha perso da tempo, c'è il tipo ipocrita che dire quello che pensa è impossibile e c'è il tipo buldozzer che la sua verità la spara a zero su tutti indistintamente, c'è il tipo egoista della serie esisto solo io e c'è il tipo così altruista da dimenticarsi di esistere, c'è il tipo che la diversità è un dramma e c'è l'estremista che fa della diversità una bandiera per dichiarare guerra ...
Insomma ce n'è per tutti i gusti. Non fosse che quelle gabbie mettono una grande tristezza, ci sarebbe da divertirsi un bel po'.
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