Estratto da "IL CORAGGIO DI ASCOLTARSI" - Edizioni Mediterranee -
meditazione con i Maestri aprile 2011- Donatella Coda Zabetta
"La realtà è spesso come noi desideriamo sia. Spesso accusiamo gli
altri di essere causa delle nostre sofferenze e dei nostri disagi in quanto è
più facile ammettere che sia l’altro sbagliato, invece di realizzare le nostre
paure e debolezze. Questo atteggiamento crea spesso rabbia e tensione nei
rapporti interpersonali ed induce l’altro ad acquisire un comportamento di
difesa nei nostri confronti. Questa reazione acuisce ancora maggiormente il
nostro disagio e ci rende sempre più vulnerabili e nervosi. Per uscire da
questo giro vizioso, è importante cambiare il nostro modo di guardare: questo
può essere realizzato abituandosi ad usare il cuore come strumento di
percezione. Se siamo nella mente, inevitabilmente, tendiamo a giudicare, a
sentire di doverci difendere dall’altro ed intraprendiamo sempre più un
percorso che ci indurrà a schermarci, ad attaccare o a chiuderci a bozzolo. Il
cuore sarà sempre più congelato e la mente aumenterà esponenzialmente il suo
potere nella direzione della materia, acuendo sentimenti di separazione quali
l’odio, la rabbia, la gelosia, l’invidia … Se siamo travolti da questi
sentimenti,
difficilmente, riusciremo a trovare una serenità interiore, in quanto
la nostra emotività farà sì che, ogni situazione che ci troveremo ad
affrontare, risuonerà in qualche modo con essi e ne accenderà la reazione.
Saremo sempre tesi, insoddisfatti, sul che va là. Vivremo all’insegna
del pericolo incombente e la nostra mente non farà che accentuare questa
percezione.
La serenità del cuore è distacco, accettazione e comprensione. Lo
sguardo del cuore non giudica, ma riconosce nell’altro lo stesso dolore e le
stesse difficoltà. Non ci induce a sostenere una posizione di difesa, ma di
apertura alla comprensione. L’altro non sarà mai un nemico da combattere, ma
qualcuno in cammino, come lo siamo noi; dovrà scontrarsi, proprio come noi, con
le difficoltà, il dolore, le debolezze che gli appartengono, le sue paure. A
volte, ci farà da specchio e se avremo l’umiltà di imparare, attraverso i suoi
comportamenti, ritroveremo le nostre stesse debolezze e paure ed avremo la
possibilità di osservarne le dinamiche. Non nasciamo a caso in una certa
famiglia, né a caso scegliamo amici e conoscenti. La vita è una grande nave
scuola ogni giorno, se con la giusta disposizione d’animo, ci poniamo veramente
in osservazione ed in ascolto attraverso il nostro cuore. Ogni esperienza ha un
significato, ogni sbaglio commesso, ogni dolore incontrato. Nulla sarà mai al di
fuori delle nostre possibilità, perché il nostro Spirito conosce perfettamente
le nostre potenzialità e la nostra forza.
Perché tendiamo a scontrarci con situazioni che tendono a ripetersi? O
frequentiamo persone che ci fanno soffrire? Siamo noi stessi a scegliere la
direzione della nostra vita e se queste cose si ripetono, molto probabilmente,
non siamo ancora riusciti a comprenderne il reale significato e ad imparare dai
nostri errori.
Abbiamo spesso accusato gli altri delle nostre difficoltà e li abbiamo
ritenuti responsabili degli avvenimenti. Siamo noi ad aver scelto, però.
Iniziamo a chiederci, in profondità, come mai abbiamo scelto di impegolarci in
certe situazioni, come mai continuiamo a frequentare persone che ci fanno
soffrire, come mai non riusciamo a venirne fuori o, semplicemente, perché non
vogliamo fare scelte diverse.
Analizziamoci in profondità e con consapevolezza, perché solo in
questo modo potremo crescere ed evolvere e, soprattutto, essere sereni."
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