Estratto da "La realtà non è come ci appare" di Carlo Rovelli - Raffaello Cortina Editore:
"Democrito dà una strana definizione di "uomo": "L'uomo è ciò che tutti conosciamo". (Cicerone, Academica priora, cit.II, 23,73). Sembra sciocca e vuota, ed è stata criticata per questo, ma non lo è. Salomon Luria, il massimo studioso di Democrito, osserva che non è una banalità ciò che Democrito sta dicendo. La natura di un uomo non è data dalla sua conformazione fisica interna, ma dalla rete di interazioni personali, familiari e sociali in cui esiste. Sono queste che ci "fanno", queste che ci custodiscono. In quanto "uomini", noi siamo ciò che gli altri conoscono di noi, ciò che noi stessi conosciamo di noi e di ciò che gli altri conoscono di noi. Siamo complessi nodi in una ricchissima rete di reciproche informazioni."
Siamo il nostro corpo, i nostri pensieri, le nostre scelte, le nostre relazioni. Siamo un insieme di informazioni in movimento che cresce con noi e si definisce grazie alla loro coerenza.
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