La gioia.
Cosa ci procura gioia?
La libertà.
La libertà di essere, di poterci espandere, manifestare.
La percezione che si vive in profonda meditazione,
quando il vuoto si trasforma in pienezza
e la forma si trasforma in vuoto,
per appartenenza:
Uno è Tutto e Tutto è Uno.
Nella realtà, la libertà dell'essere deve fare i conti con l'unicità individuale (spesso vissuta nella sua accezione negativa di "diversità"), con gli schemi sociali e culturali e con i propri limiti mentali.
Il percorso verso la consapevolezza diviene, quindi, il percorso verso la gioia: un cammino spesso faticoso volto a smantellare le proprie credenze, ad accogliere le proprie debolezze e ad affrontare le proprie paure. Per l'armonia dell'essere e la sua coerenza.
Gioia è lasciar andare gli attaccamenti per vivere liberi, come l'acqua di un torrente di montagna che scorre fino al mare per unirsi ad esso.
Nessun ostacolo avrà il potere di fermare l'acqua: questo elemento ci insegna che è sufficiente non rimanervi incagliati.
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