Estratto da "La paura di vivere" di Alexander Lowen:
"Perché impariamo da alcune esperienze traumatiche e non da altre? Nessun bambino che ha toccato una stufa calda ripete l'esperienza. I nevrotici, ... , ripetono continuamente le stesse esperienze traumatiche. Se l'esperienza di un crollo è sepolta nell'inconscio, è anche proiettata nel futuro. Il sistema di difesa dell'Io, che si costruì in passato per negare il trauma e servì a salvaguardarsi contro una ripetizione dell'avvenimento, diventa la calamita che attrae l'esperienza da evitare."
Se abbiamo paura di trovarci di fronte una determinata situazione, è quasi certo che la incontreremo, in quanto siamo noi stessi ad attirarla.
Quando viviamo esperienze molto dolorose, tendiamo a rimuoverle e a sotterrarle nell'inconscio senza elaborarle: rimane però attiva la difesa instaurata per tutelarsi dal dolore. Questo atteggiamento non farà che trattenere il pesante bagaglio di dolore dell'esperienza e il percorso evolutivo ci riproporrà esperienze similari per permetterci di elaborarle e crescere. E ci sentiremo vittime sacrificali del destino sempre a lottare contro la stessa sofferenza. Quando distrutti e sfiniti ci arrenderemo alla vita e accetteremo di affrontare l'esperienza con consapevolezza, la paura svanirà e potremo procedere.
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