Estratto da "Bioenergetica" di Alexander Lowen:
"La crescita è un processo naturale; non possiamo costringerla a verificarsi. La sua legge è comune a tutti gli esseri viventi. Un albero, ad esempio, cresce verso l'alto solo se le sue radici scendono sempre più in profondità nella terra. Impariamo studiando il passato. Allo stesso modo una persona può crescere solo rafforzando le proprie radici nel suo stesso passato. E il passato di una persona è il suo corpo."
Questo estratto di Lowen è magnifico. Offre spunti di riflessione per ore intere di meditazione.
Innanzi tutto ci porta a riflettere sulla crescita e sulla sua spontaneità. Non c'è nulla che possiamo fare per accelerarla o farla procedere più velocemente. Richiede pazienza. Il tempo necessario al nostro corpo di elaborare, assimilare e ritrovare un nuovo equilibrio. Ad ognuno il suo. Possiamo restare aperti al lavoro, certo, e questo atteggiamento ci permetterà di svolgerlo con continuità, ma non eviterà comunque periodi di stasi e di blocco. Che dovranno essere accettati di buon grado. Lasciar andare ferite profonde e dolore richiede tempo.
L'estratto introduce poi un tema a me molto caro, a cui dedico uno spazio importante nel libro "Il coraggio di ascoltarsi": le radici. L'accettazione di ciò che siamo. Del nostro passato. Del nostro corpo.
Il corpo è uno strumento fondamentale nel lavoro consapevole: ci rimanda con estrema semplicità il nostro stato. Tensioni, rigidità, apnea, batticuore ... sono segnali importanti.
Dopo aver affrontato un problema personale, impariamo ad ascoltarci: se il nostro corpo è a pezzi, significa che ci siamo ancora dentro fino al collo (rigido ovviamente a forza di sostenere una testa stracolma di pensieri ;-)) e non l'abbiamo trasceso. Solo quando il corpo ci rimanderà una situazione di rilassamento, leggerezza e benessere l'avremo elaborato e lasciato andare veramente!
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