Ci avete mai pensato?
Solitamente poggiamo i piedi giù dal letto ed ecco il primo contatto con il nostro corpo: un leggero mal di testa, un fastidioso mal di schiena, una sonnolenza che fatica a svanire, una stanchezza atavica, rigidità muscolare ... ad ognuno il suo. Difficilmente siamo tonici e scattanti.
Sottoponiamo il nostro corpo a dei veri e propri tour de force, dimenticandoci quanto sia importante rispettarne le esigenze per stare bene.
Un'occhiata fuori e il tempo avrà la capacità di rabbuiare l'umore ancor di più o alleggerirlo un pochettino.
A piedi piantati segue il passaggio successivo: collegare la testa (a volte capita che la mente sia così dannatamente attiva da farci saltare a piè pari il primo step! .... perché abbiamo un corpo?).
Ed ecco svolgersi davanti ai nostri occhi, a tempo di record, la lista di impegni della giornata: il sospiro è inevitabile a precedere la corsa verso la quotidianità.
Se si trattasse solamente di correre sarebbe il male minore, ma spesso si tratta di una vera e propria gara ad ostacoli per sbarcare il lunario: il raduno dei pargoli per lo scarico a scuola, la ricerca del parcheggio selvaggio o il tentativo di sopravvivenza in bus o treni superaffollati, l'aggiramento del collega pirahna, del capo nuvoloso o del cliente pedante, un pranzo rapido e indolore, impegni collaterali non evitabili, lo scontro negli uffici pubblici, i soliti discorsi sul tempo dal panettiere o a prendere un caffè (il dialogo dov'è finito?), il recupero truppa familiare e via dicendo.
Si torna a casa e chi è fortunato ha un cane o un gatto a riportare quel senso di armonia che ci siamo persi per strada: ma siamo pronti ad accogliere le feste o le fusa con il sorriso?
Spesso siamo sfiniti. Non abbiamo proprio più voglia di niente e di nessuno. Mettiamo il pilota automatico e invece di una bella passeggiata nella natura a distendere i nervi, preferiamo dimenticare di averli davanti alla televisione o grazie ad attività che ci permettano di spegnere la mente.
Che fatica. E ce la siamo pure scelta. E ci siamo anche convinti di non poter fare diversamente per una serie infinita di motivazioni.
E invece di seguire il tao, seguiamo il traffico. Sempre più arrabbiati e sempre più scarichi.
Bene, visto che rinunciare a seguire il traffico è difficile, oggi propongo la giornata a targhe alterne: rinunciamo a qualcosa e ricaviamo uno spazio per noi stessi.
Anche un semplice quarto d'ora a non fare assolutamente niente. Seduti con le mani in mano ad ascoltare il corpo e a dedicargli un meritato riposo. Vedrete com'è difficile. La mente vi sottoporrà ad un vero bombardamento di stimoli compulsivi.
Sopravvivere si può. Si è solo persa l'abitudine ad arrendersi alla vita.
A percepirla come un dono invece che come una condanna. A vederne le sfumature invece degli angoli.
Cambiamo prospettiva per imparare a svegliarci con il sorriso.
E portare un po' di Luce in questo mondo senza bussola.
In fondo, si deve iniziare dalle piccole cose.
Un semplice sorriso può fare la differenza.
interessante, idilliaca persino, temo però non fattibile per la stragrande parte della popolazione. Hai presente la storiella della gazzella e il leone....ecco, qualche cosa del genere, gli è che occorrerebbe sovvertire un bel pò di usanze conclamate e forse il sole splenderebbe anche se fuori turbina---Felice giornata :)
RispondiEliminaBrezza, è faticosamente e dolorosamente fattibile. Io ne sono la prova vivente. Dopo 23 anni inquadratissimi da manager, ho scelto, dopo 6 mesi di profonda meditazione, di ribaltare la mia vita. E di svegliarmi con il sorriso. Ho impiegato 2 anni a ricostruire, ma ce l'ho fatta, nel rispetto di me stessa. 2 anni a disgregare dinamiche mentali, abitudini e schemi: ad alleggerire il faticoso bagaglio di una vita. Oggi il sole splende, anche se piove sempre. Ho rinunciato a tante cose (materiali), ma allo stesso tempo ne ho guadagnate infinite in benessere piso-fisico: prima fra tutte la libertà. Serena giornata ;-)
EliminaOttima riflessione. Credo e faccio anche io, sorridere a me stessa allo specchio , cosi al inizio mi sentivo buffa, ora trovo questo gesto utile, x sorridere e essere positiva, non è facile no, ma sorridere è la cosa piu bella del mondo
RispondiElimina