E' inutile. Non ci sono parole che tengano. Se non si prova sulla propria pelle, difficilmente faranno effetto le parole, anche quelle di coloro che ci vogliono bene.
"Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire" recita un vecchio proverbio. A ragion veduta.
La vita è un viaggio ricco di esperienze per crescere ed evolvere. Se togliamo la parte pratica cosa rimane? La mente con i suoi incredibili e infiniti film; una spirale di pensieri sempre più aggrovigliati e inconcludenti. Un generatore virtuale di confusione.
Perché l'esperienza insegna? Perché attiva lo strumento migliore a filtrare la mente: il corpo.
Il corpo assorbe, assimila, elabora tutto quello che viviamo e ce lo rimanda al mittente con forza se il nostro agire non rispetta il suo equilibrio. Noi tiriamo la corda e il corpo la lascia andare mandandoci a schiantare indefessi contro il muro della nostra irresponsabilità. Noi ci rialziamo bollati e tritati con stupore. E quando ci ricolleghiamo con la nostra essenza (spesso ne è la naturale conseguenza) realizziamo quanto poco rispetto abbia diretto il nostro comportamento. Rispetto per noi stessi, per le nostre primarie esigenze di benessere ed armonia.
E siamo liberi di scegliere: un nuovo tiro alla fune o un ribaltamento degli schemi?
Ad ognuno la risposta. ;-)
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