giovedì 18 settembre 2014

DIMMI COME PENSI E TI DIRO' CHI SEI

"Ogni pensiero dell'uomo, nello svilupparsi, passa nel mondo interiore e diventa un'entità attiva, associandosi, combinandosi, potremmo dire, con un elementale, cioè con una delle forze semi-intelligenti di quel Regno.
Esso sopravvive come un'intelligenza attiva, una creatura generata dalla mente, per un periodo più o meno lungo, in proporzione all'intensità originale dell'atto mentale che l'ha generato. Così, un pensiero buono si perpetua come una forza attiva e benefica; quello cattivo come un demone malefico e così l'uomo popola continuamente la sua corrente nello spazio con un mondo proprio, affollato dalla discendenza delle sue fantasie; desideri e passioni; una corrente che reagisce su ogni organismo sensitivo o nervoso con cui viene in contatto, in proporzione alla sua intensità dinamica.
Il buddista la chiama il suo "Skandha", l'indù le dà il nome di "Karma".
L'adepto sviluppa queste forme-pensiero consapevolmente; gli altri uomini le emettono inconsapevolmente."

Sinnet - Il Mondo Occulto - BIS Edizioni



Nel libro "IL CORAGGIO DI ASCOLTARSI" dedico un intero capitolo alle forme pensiero, in quanto ritengo importantissimo che ognuno colga la responsabilità derivata dal proprio modo di pensare. 
La comprensione che  il pensiero stesso crea la nostra vibrazione, può facilitare l'intuizione che l'abbandonarsi a pensieri di odio, di rabbia o di invidia ... generi il nostro stesso malessere.
Noi siamo quello che pensiamo. E attiriamo situazioni e persone che vibrano in modo simile.
Questo spiega come mai chi ha la tendenza a pensare sempre in negativo veda spesso la sua vita andare a rotoli, mentre agli indefessi ottimisti vada spesso tutto a gonfie vele.
Chi per natura tende a focalizzare l'attenzione sugli aspetti positivi anche nelle situazioni più cupe,  ha già compreso come uscirne (trattenendo l'insegnamento legato all'esperienza e lasciando andare il dolore) a differenza di chi si crogiola nel ruolo di vittima in un rimuginante pianto di commiserazione.
Cambiare prospettiva a volte fa miracoli ;-)

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