Quante volte abbiamo addotto la giustificazione di sentirci responsabili per gli altri ai nostri comportamenti? Quanto ci fa stare bene quest'idea e quanto ci fa sentire importanti, oltre a farci assurgere al ruolo di coloro che si sacrificano per il bene comune?
E se fosse tutto una pia illusione? Per supportare il nostro bisogno di controllo e di potere?
Cos'è la responsabilità? Sono responsabile quando compio una scelta e me ne assumo l'impegno. Proprio attraverso la scelta e la presa di coscienza legata alla stessa posso sperimentare, conoscermi meglio e crescere.
Con quale diritto, quindi, posso scegliere per un'altra persona adulta? Se la rispetto e la accetto per com'è, ne accoglierò anche le scelte. Condivisibili o meno.
Quando voglio imporre le mie scelte ad altri pecco di presunzione. Non li rispetto e non permetto loro di fare esperienza.
"Si raccoglie ciò che si è seminato" dice un antico proverbio... nato molto probabilmente dall'osservazione della natura. Gli agricoltori ben conoscono la responsabilità, l'impegno e la dedizione necessari ad ottenere un buon raccolto.
C'è sempre un rapporto di causa-effetto tra le azioni compiute dall'uomo, proprio perché sbagliando si impara e attraverso l'esperienza si diviene più consapevoli.
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