Spesso mi viene posta questa domanda. Posso solo rispondere sulla base della mia esperienza: dopo tante vite di lavoro su me stessa, mi accorgo che posso procedere ancora più in profondità. I ricordi affiorano e la ricerca è sempre più oggettiva. Mi piace immaginare un percorso a spirale, che scende sempre più all'interno della mia essenza: i passaggi si ripetono, ma su piani vibrazionali più sottili. Il filtro della mente ostacola sempre meno il lavoro. L'armonia ed il benessere ne sono la naturale manifestazione. Non potrei mai smettere di ricercare e di ritrovarmi: la vera libertà nasce dall'esperienza, dal movimento e dalla scelta. L'esperienza necessaria alla comprensione, il movimento come strumento di crescita evolutiva e la scelta come consapevolezza manifestata.
La consapevolezza può fermarsi a livelli diversi di quella spirale: in questo risiede la nostra meravigliosa unicità. Ognuno di noi ha tempi di maturazione propri e percepisce la spinta interiore verso la riscoperta in modo assolutamente unico. Questo non lo rende "diverso", ma speciale, allo stesso modo. I percorsi si intrecciano, si uniscono, si allontanano, si scontrano, per permetterci di fare esperienza e, grazie al confronto, di conoscerci meglio. Ognuno di noi rappresenta un'onda del grande Oceano, dell'Uno. Il riconoscersi nell'onda, non ci allontana dall'Oceano di cui siamo parte. L'Oceano non potrebbe manifestarsi senza le onde, così come le onde non potrebbero esistere senza l'Oceano.
La bellezza dell'unicità si manifesta nella presa di coscienza individuale: ogni pezzo del grande puzzle dell'universo è essenziale all'armonia del tutto ed è perfetto esattamente com'è.
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