mercoledì 2 aprile 2014

PERCHE' CI SI SENTE INSICURI?

Ci sentiamo insicuri quando non ci accettiamo per quello che siamo. 
Spesso siamo spietati giudici di noi stessi. Identifichiamo le nostre paure e debolezze come un pericolo che ci espone, vulnerabili, al giudizio dell'altro. 
Per questo motivo tendiamo a rifiutarle o a nasconderle, 
nell'inutile tentativo di esserne liberi. 
Difficile staccarsi da qualcosa che ci appartiene così profondamente. 
L'illusione del nostro agire sarà resa ancora più evidente dal fatto che situazioni o frasi anche molto banali saranno sufficienti a farci soffrire. 
La nostra mente tenterà di addebitare la sofferenza all'esterno, ma presto o tardi ci troveremo a realizzare che la vera origine del dolore risiede in noi, proprio in quelle debolezze o paure mai affrontate. 
La continua ricerca di accettazione da parte degli altri 
(quella stessa accettazione che noi stessi non siamo in grado di raggiungere) non farà che rendere il vissuto carico di frustrazione e sofferenza, 
per via della nostra insicurezza.
Proviamo a cambiare prospettiva. 
Abbandoniamo il giudizio della mente e osserviamoci con il cuore. 
Ogni nostra debolezza o paura, se accettata, può essere trasformata in positivo. Se imparo a focalizzare la parte positiva della mia paura o debolezza e ad essere consapevole del suo limite, l'accettazione che ne deriva non può che donarmi grande forza interiore. 
Siamo abituati a cercare di corrispondere a dei modelli sociali di "successo" e a perseguire un irraggiungibile ideale di perfezione. 
Perché? Per essere accettati dagli altri, divenendone in tal modo schiavi. 
Perché non scegliere la libertà dell'essere attraverso la propria totale accettazione, paure e debolezze incluse? Il mio centro diviene interno donandomi sicurezza e serenità per affrontare la vita con distacco nei suoi tanti mutamenti.
Il rapporto con l'altro diverrà equilibrato perché non sarà più sbilanciato dalle aspettative. Con l'avvenuta accettazione di sé sarà naturale accettare l'altro senza giudicarlo, perché, in fondo, paure e debolezze appartengono ad ognuno di noi, nessuno escluso.




1 commento:

  1. Ciao Donatella;-)
    Gran bell'articolo. Questi sono pensieri importanti da condividere.
    Mi trovi d'accordo su tutto, però credo che l'insicurezza per affermarsi in noi si serva di un complice famelico dal quale poi derivano tutti gli altri che hai elencato; non accettazione di noi stessi, la paura di non essere accettati, la schiavitù del giudizio. Questo complice è il senso di colpa. Per eliminarlo bisogna cambiare se stessi e lavorare tanto ma è possibile metterlo in stand by vanificando la sua negatività, semplicemente perdonano noi stessi.
    Ancora complimenti per l'articolo e buon week end ;-)

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