Oggi meditiamo sulle parole di San Paolo:
"Quando sono debole, è allora che sono forte"
Con una lettura superficiale potremmo maturare l'impressione che in queste parole sia insita una grande contraddizione. La nostra umanità ci pone di fronte inevitabilmente ad una serie di debolezze che ci appartengono tanto quanto le nostre qualità migliori. L'accettazione della parte di noi che meno ci piace è un passaggio molto faticoso: spesso scegliamo la via più facile e indolore ... quella che ci porta a far finta di non vederla. Questa attitudine non la rende meno nostra, ma genera sofferenza ogni volta che gli eventi della vita ci faranno incontrare persone che inconsapevolmente la specchieranno. Un'ottima opportunità per vedere più in profondità entro noi stessi, a condizione di essere disposti a lottare contro l'autocommiserazione. Tutta la forza che pretendiamo di possedere e il grande orgoglio che ci lega all'immagine o al ruolo che ci siamo scelti, non sono che manifestazioni delle nostre mal celate debolezze.
Se avremo il coraggio di guardare alle nostre debolezze con umiltà, la nostra maschera cadrà e apparirà la vera forza che ci caratterizza.
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