Guardare il cielo è una pratica molto importante. Salite sulla cima di una collina da dove sia possibile avere una visione del cielo ampia e priva di ostacoli. Di fronte a voi c'è un ampio spazio. Gli occhi dovrebbero rimanere aperti, il corpo essere rilassato e il respiro libero e agevole. Respirate nel cielo aperto e chiaro e quando espirate, lasciatevi dissolvere in esso. Lasciate che lo spazio puro e infinito pervada il vostro corpo, la vostra energia, la vostra mente. Fate sì che la vostra consapevolezza diventi parte dello spazio. Fondetevi con lo spazio.
Quando vi integrate con lo spazio, avviene la guarigione. I nodi stretti e ripetitivi della rabbia e della paura, del desiderio e della preoccupazione si dissolvono. La tensione si dissolve. I pensieri si dissolvono. Le vostre molte identità cominciano a dissolversi. Più entrate a far parte dell'elemento spazio, più chiara e ampia diventa la vostra consapevolezza, non contaminata da niente che possa presentarsi all'interno di essa, sempre viva, aperta e libera. Lo spazio accoglie tutto senza sforzo.
Il percorso per giungere alla consapevolezza è lungo e faticoso: richiede grande umiltà, disciplina, coraggio e forza interiore. E' la via del cuore verso l'accettazione di se stessi, della propria totalità, comprese le proprie paure e debolezze.
Se osserviamo lo spazio con la mente, potremmo provare un senso di smarrimento. Non ci sono punti di riferimento a confermare la nostra identità.
Se lo osserviamo con gli occhi del cuore ci sentiamo liberi di volare, di scegliere, di esprimerci. Il cuore è il nostro punto di riferimento.
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